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Unica italiana, si aggiunge alle più importanti realtà eno-turistiche mondiali raggruppate nella rete Great Wine Capitals.
Verona entra tra le 10 capitali mondiali del vino. La città di Romeo e Giulietta sarà la rappresentante italiana dell’enoturismo nel mondo. Nicola Baldo, componente di Giunta della Camera di Commercio di Verona ha firmato il documento di adesione di Verona a Great Wines Capitals, a Porto, in Portogallo. Verona diviene quindi unica rappresentante per l’Italia delle capitali enoturistiche del mondo.
La rete delle Grandi Capitali dei Vini, infatti, (Great Wine Capitals Global Network , Gwc) riunisce dieci grandi città internazionali che condividono uno dei loro principali aspetti economici e culturali: le loro regioni vitivinicole, riconosciute a livello mondiale.
È l’unica rete che lega regioni vitivinicole della “Vecchia Europa” e del “Nuovo Mondo”. La rete GWC vuole favorire gli scambi commerciali, turistici e accademici tra le prestigiose regioni vinicole di Adelaide in Australia, Bilbao - Rioja (Spagna), Bordeaux (Francia), Città del Capo (Sudafrica), Mainz (Germania), Mendoza (Argentina), Porto (Portogallo), San Francisco - Napa Valley (USA) e Valparaìso - Casablanca Valley (Cile). La decima capitale sarà quindi Verona.
_I“La nostra provincia – ha spiegato Nicola Baldo, Nicola Baldo, componente di Giunta della Camera di Commercio di Verona - _Ipuò, infatti, a pieno titolo collocarsi fra le zone vinicole più importanti al mondo: Verona è leader in Italia per le esportazioni di vino, con una quota del 12% del totale nazionale. Il valore delle esportazioni nel 2015 ha raggiunto l'ammontare di 881 milioni di euro. Il vino rappresenta il 9% del totale delle esportazioni da Verona. Sono quattordici le Doc e cinque le Docg scaligere. Si stimano 8mila produttori di uva (erano 7.991 nel 2015), per un’area coltivata di quasi 28mila ettari. Nel 2015 la produzione di vino ha superato i 3 milioni di ettolitri. Come nodo della rete delle Grandi Capitali del Vino, i nostri operatori del vino potranno contare su strumenti e conoscenze per promuovere al meglio la nostra cultura, il nostro patrimonio e il nostro territorio”.
La condivisione del know-how, dell’esperienza e della conoscenza è una delle chiavi di volta della rete GWC; l’idea è che ogni città può realmente beneficiare delle competenze sviluppate dalle altre città della rete e dalle sinergie che si possono instaurare all’interno della rete stessa. Si organizzano, infatti, missioni tecniche o commerciali tra le regioni vinicole appartenenti alla rete, e studi e progetti sull’innovazione e sullo sviluppo dell’enoturismo.
“_IL’enoturismo ha enormi potenzialità, ancora tutte da sfruttare – conclude Baldo – _Ibasti pensare che secondo i dati del Centro studi della Camera di Commercio il turista si ferma in Valpolicella mediamente un giorno in più rispetto a quanto risiede nella città di Verona, pur con tutte le attrattività per il tempo libero che essa può offrire”.
Veronafiere con Vinitaly e l’Università di Verona saranno al fianco della Camera di Commercio per sviluppare i rapporti con i membri di questa prestigiosa rete di business, per formazione, informazione e scambi di migliori pratiche.
Verona entra tra le 10 capitali mondiali del vino. La città di Romeo e Giulietta sarà la rappresentante italiana dell’enoturismo nel mondo. Nicola Baldo, componente di Giunta della Camera di Commercio di Verona ha firmato il documento di adesione di Verona a Great Wines Capitals, a Porto, in Portogallo. Verona diviene quindi unica rappresentante per l’Italia delle capitali enoturistiche del mondo.
La rete delle Grandi Capitali dei Vini, infatti, (Great Wine Capitals Global Network , Gwc) riunisce dieci grandi città internazionali che condividono uno dei loro principali aspetti economici e culturali: le loro regioni vitivinicole, riconosciute a livello mondiale.
È l’unica rete che lega regioni vitivinicole della “Vecchia Europa” e del “Nuovo Mondo”. La rete GWC vuole favorire gli scambi commerciali, turistici e accademici tra le prestigiose regioni vinicole di Adelaide in Australia, Bilbao - Rioja (Spagna), Bordeaux (Francia), Città del Capo (Sudafrica), Mainz (Germania), Mendoza (Argentina), Porto (Portogallo), San Francisco - Napa Valley (USA) e Valparaìso - Casablanca Valley (Cile). La decima capitale sarà quindi Verona.
_I“La nostra provincia – ha spiegato Nicola Baldo, Nicola Baldo, componente di Giunta della Camera di Commercio di Verona - _Ipuò, infatti, a pieno titolo collocarsi fra le zone vinicole più importanti al mondo: Verona è leader in Italia per le esportazioni di vino, con una quota del 12% del totale nazionale. Il valore delle esportazioni nel 2015 ha raggiunto l'ammontare di 881 milioni di euro. Il vino rappresenta il 9% del totale delle esportazioni da Verona. Sono quattordici le Doc e cinque le Docg scaligere. Si stimano 8mila produttori di uva (erano 7.991 nel 2015), per un’area coltivata di quasi 28mila ettari. Nel 2015 la produzione di vino ha superato i 3 milioni di ettolitri. Come nodo della rete delle Grandi Capitali del Vino, i nostri operatori del vino potranno contare su strumenti e conoscenze per promuovere al meglio la nostra cultura, il nostro patrimonio e il nostro territorio”.
La condivisione del know-how, dell’esperienza e della conoscenza è una delle chiavi di volta della rete GWC; l’idea è che ogni città può realmente beneficiare delle competenze sviluppate dalle altre città della rete e dalle sinergie che si possono instaurare all’interno della rete stessa. Si organizzano, infatti, missioni tecniche o commerciali tra le regioni vinicole appartenenti alla rete, e studi e progetti sull’innovazione e sullo sviluppo dell’enoturismo.
“_IL’enoturismo ha enormi potenzialità, ancora tutte da sfruttare – conclude Baldo – _Ibasti pensare che secondo i dati del Centro studi della Camera di Commercio il turista si ferma in Valpolicella mediamente un giorno in più rispetto a quanto risiede nella città di Verona, pur con tutte le attrattività per il tempo libero che essa può offrire”.
Veronafiere con Vinitaly e l’Università di Verona saranno al fianco della Camera di Commercio per sviluppare i rapporti con i membri di questa prestigiosa rete di business, per formazione, informazione e scambi di migliori pratiche.
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