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Verona, 27 settembre 2016. Brindisi a Durello, chiusura di degustazione a Recioto. Il tutto per accompagnare biscotti, prodotti da forno, marmellate biologiche e il pero misso, uno dei due presidi Slow Food di Verona. Torino ha molto gradito le degustazioni offerte dai produttori veronesi nello stand della Camera di Commercio a Parco del Valentino al Salone del Gusto. “Siamo soddisfatti del nuovo format della manifestazione che da fiera al Lingotto – spiega Riccardo Borghero, responsabile area promozione della Camera di Commercio di Verona – si è trasformato in evento diffuso in città. Così si è facilitato un rapporto più immediato e cordiale con visitatori, cittadini, turisti. Il rapporto con gli operatori del comparto è stato comunque mantenuto, grazie alla piattaforma b2b che ha consentito alle nostre aziende di tornare a Verona con un ricco carnet di contatti business”.
Nello stand della Camera di Commercio, posto in un punto di passaggio nel parco di fronte al Castello del Valentino, sono stati serviti i vini del Concorso enologico Verona Wine Top 2016 assieme ai prodotti di cinque aziende del territorio. In mostra e in vendita prodotti di nicchia come lo zafferano dell’azienda agricola di Laura Migliorini, il pane croccante dello storico panificio scaligero di Paola Dalla Val, le sfogliatine di Villafranca della pasticceria di Gianpietro De Bortoli, le marmellate biologiche dell’azienda agricola di EriKa Fontana. Ultimo ma non per importanza, il pero misso, uno dei due presidi Slow Food veronesi assieme al salume stortina: era presentato dall’azienda agricola di Domenico Fasoli che lo coltiva nel suo territorio d’origine, la Valpolicella.
Nello stand della Camera di Commercio, posto in un punto di passaggio nel parco di fronte al Castello del Valentino, sono stati serviti i vini del Concorso enologico Verona Wine Top 2016 assieme ai prodotti di cinque aziende del territorio. In mostra e in vendita prodotti di nicchia come lo zafferano dell’azienda agricola di Laura Migliorini, il pane croccante dello storico panificio scaligero di Paola Dalla Val, le sfogliatine di Villafranca della pasticceria di Gianpietro De Bortoli, le marmellate biologiche dell’azienda agricola di EriKa Fontana. Ultimo ma non per importanza, il pero misso, uno dei due presidi Slow Food veronesi assieme al salume stortina: era presentato dall’azienda agricola di Domenico Fasoli che lo coltiva nel suo territorio d’origine, la Valpolicella.
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