CONSORZIO TUTELA VINO CUSTOZA DOC

Il vino Custoza ci parla di quiete e tranquillità, quella delle verdi colline tra la città di Verona e il lago di Garda. La zona di produzione (circa 1500 ettari) interessa nove comuni che si estendono tra il capoluogo della provincia e il primo entroterra del Garda: sono Villafranca, Pastrengo, Bussolengo, Sona, Sommacampagna, Valeggio sul Mincio, Peschiera del Garda, Lazise e Castelnuovo del Garda. Su quei terreni, depositati dai ghiacciai in epoche remote, vengono coltivati per tradizione vitigni a bacca bianca quali la Garganega, grande autoctono della provincia di Verona, il Trebbianello, un biotipo locale del Tocai, e la Bianca Fernanda, un clone locale del Cortese. Sono queste le uve che formano l’ossatura del Custoza, il più importante tra i vini bianchi italiani che nascono da un uvaggio, ossia da un mix di uve diverse, senza che alcuna varietà abbia una netta prevalenza sull’altra, lasciando che sia invece il terroir ad emergere La grande variabilità dei suoli collinari dell’area di produzione apporta una freschezza a tratti quasi salina. Nasce così una complessità aromatica che, pur senza nulla cedere in termini di leggerezza e godibilità, distingue il Custoza dai vini varietali.Il profilo sensoriale che ne scaturisce presenta particolari note fruttate e floreali, accompagnate talvolta da accenni di erbe aromatiche e di spezie.
Il Custoza vanta una considerevole bevibilità e abbinabilità, in particolare con la cucina estiva e con il pesce, sia di acqua dolce che di mare. Nella zona d’origine si sposa alla perfezione con il caratteristico tortellino di Valeggio sul Mincio.
Il Custoza, , soprattutto quando proviene da particolari selezioni effettuate nei vigneti, mostra anche buone capacità di affinamento nel tempo, in particolare nella sua tipologia Superiore.

I vini vincitori

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Data ultima visita: 14/12/2024