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Si è svolta il 17 ed il 18 maggio u.s.la 14esima edizione del concorso della Camera di Commercio di Verona, Verona Wine Top 2017. Nei due giorni di degustazioni una giuria di esperti e giornalisti ha degustato 217 campioni di vini veronesi Doc e Docg presentati da 85 aziende.
Giuria in rosa per le giornaliste: Corinna Gianecini, Patricia Guy, Ada Sinigalia, Elisabetta Tosi e Sara Valitutto.
“14 anni sono tanti per un concorso enologico che è come i nostri vini rossi importanti, migliora col tempo. La competizione fortemente voluta dalla Camera di Commercio dai Consorzi di tutela vini è nata per promuovere una sempre maggior attenzione alla qualità del prodotto, ora con gli anni quella qualità è stata raggiunta e il contest si è trasformato in progetto di promozione e sviluppo della qualità non solo del prodotto ma dell’offerta in generale” ha spiegato il presidente del Comitato organizzatore di Verona Wine Top, Claudio Valente, componente di Giunta della Camera di Commercio delegato per l’agricoltura.
Verona è la prima provincia esportatrice italiana di vino con un valore di vendite all’estero di 923 milioni di euro, il 12% del totale nazionale. Anche nel 2016 l’export è aumentato, del 4,7% e si è rivolto in prevalenza ai mercati europei. Da segnalare il boom verso gli Stati Uniti che sono diventati il terzo partner commerciale delle nostre cantine.
“La crescita si concentra soprattutto nei paesi europei dove la Camera di Commercio ha promosso direttamente in loco i vini selezionati da Verona Wine Top: certo non sarà tutto merito nostro ma egli anni scorsi, la Camera di Commercio – conclude Valente - ha portato all’estero e nelle principali fiere nazionali e internazionali i prodotti di quasi 250 cantine che hanno potuto prendere contatti con buyer e operatori di oltre 15 mercati: dal nord al centro Europa, ma anche al Fancy Food, negli Stati Uniti”.
Il vino veronese è conosciuto sui principali mercati mondiali anche grazie ai principali player della provincia che hanno aperto alle piccole e medie aziende vitivinicole una strada che è tutta da percorrere.
“La sfida quindi si sposta dalla qualità – ha aggiunto Nicola Baldo, componente di Giunta della Camera di Commercio e del Comitato organizzato del progetto Verona Wine Top - al marketing e alla promozione. Con la Riforma delle Camere di Commercio che ha pesantemente decurtato le risorse a nostra disposizione abbiamo spostato il focus su diverse modalità di promozione puntando sull’incoming e sul turismo eno-gastronomico che fa da volano per un indotto molto importante nella nostra provincia. La Camera di Commercio è quindi entrata a far parte della rete mondiale delle 10 Grandi Capitali del Vino maggiormente vocate per il turismo”.
La rete delle Grandi Capitali dei Vini (Great Wine Capitals Global Network Gwc) riunisce dieci grandi città internazionali che condividono uno dei loro principali aspetti economici e culturali: le loro regioni vitivinicole, riconosciute a livello mondiale. Si tratta di: Adelaide in South Australia, Bilbao, Rioja (Spagna), Bordeaux (Francia), Città del Capo (Sudafrica), Mainz (Germania), Mendoza (Argentina), Porto (Portogallo), San Francisco, Napa Valley (USA), Valparaìso, Casablanca Valley (Cile).)
Attualmente la Camera di Commercio sta selezionando 40 imprese della filiera dell’enoturismo, la più orientata al turismo e assegnerà il BEST OF WINE TOURISM per l’Italia. Premio che seleziona le sette aziende vitivinicole e di servizio della filiera che si distinguono per la qualità dell’attrattività turistica a Verona. Le aziende vinicole partecipano in sei diverse categorie: ricettività, ristorazione, architettura e paesaggio, arte e cultura, esperienze innovative per l’enoturismo e politiche sostenibili per l’enoturismo. La settima, relativa ai servizi per il turismo è riservata a tutte le imprese legate al mondo del vino. Sette categorie per sette aziende premiate, queste poi parteciperanno alla competizione mondiale confrontandosi con le imprese selezionate dalle altre nove Great wine capitals.
Altra importante attenzione al mondo del vino, la Camera di Commercio la dedica con workshop mirati (anche per Paese) sugli aspetti di tutela dei marchi dalla concorrenza sleale all’estero, sui diversi sistemi tassazione e normative doganali per le esportazioni e la logistica e sulle modalità di etichettatura.
Giuria in rosa per le giornaliste: Corinna Gianecini, Patricia Guy, Ada Sinigalia, Elisabetta Tosi e Sara Valitutto.
“14 anni sono tanti per un concorso enologico che è come i nostri vini rossi importanti, migliora col tempo. La competizione fortemente voluta dalla Camera di Commercio dai Consorzi di tutela vini è nata per promuovere una sempre maggior attenzione alla qualità del prodotto, ora con gli anni quella qualità è stata raggiunta e il contest si è trasformato in progetto di promozione e sviluppo della qualità non solo del prodotto ma dell’offerta in generale” ha spiegato il presidente del Comitato organizzatore di Verona Wine Top, Claudio Valente, componente di Giunta della Camera di Commercio delegato per l’agricoltura.
Verona è la prima provincia esportatrice italiana di vino con un valore di vendite all’estero di 923 milioni di euro, il 12% del totale nazionale. Anche nel 2016 l’export è aumentato, del 4,7% e si è rivolto in prevalenza ai mercati europei. Da segnalare il boom verso gli Stati Uniti che sono diventati il terzo partner commerciale delle nostre cantine.
“La crescita si concentra soprattutto nei paesi europei dove la Camera di Commercio ha promosso direttamente in loco i vini selezionati da Verona Wine Top: certo non sarà tutto merito nostro ma egli anni scorsi, la Camera di Commercio – conclude Valente - ha portato all’estero e nelle principali fiere nazionali e internazionali i prodotti di quasi 250 cantine che hanno potuto prendere contatti con buyer e operatori di oltre 15 mercati: dal nord al centro Europa, ma anche al Fancy Food, negli Stati Uniti”.
Il vino veronese è conosciuto sui principali mercati mondiali anche grazie ai principali player della provincia che hanno aperto alle piccole e medie aziende vitivinicole una strada che è tutta da percorrere.
“La sfida quindi si sposta dalla qualità – ha aggiunto Nicola Baldo, componente di Giunta della Camera di Commercio e del Comitato organizzato del progetto Verona Wine Top - al marketing e alla promozione. Con la Riforma delle Camere di Commercio che ha pesantemente decurtato le risorse a nostra disposizione abbiamo spostato il focus su diverse modalità di promozione puntando sull’incoming e sul turismo eno-gastronomico che fa da volano per un indotto molto importante nella nostra provincia. La Camera di Commercio è quindi entrata a far parte della rete mondiale delle 10 Grandi Capitali del Vino maggiormente vocate per il turismo”.
La rete delle Grandi Capitali dei Vini (Great Wine Capitals Global Network Gwc) riunisce dieci grandi città internazionali che condividono uno dei loro principali aspetti economici e culturali: le loro regioni vitivinicole, riconosciute a livello mondiale. Si tratta di: Adelaide in South Australia, Bilbao, Rioja (Spagna), Bordeaux (Francia), Città del Capo (Sudafrica), Mainz (Germania), Mendoza (Argentina), Porto (Portogallo), San Francisco, Napa Valley (USA), Valparaìso, Casablanca Valley (Cile).)
Attualmente la Camera di Commercio sta selezionando 40 imprese della filiera dell’enoturismo, la più orientata al turismo e assegnerà il BEST OF WINE TOURISM per l’Italia. Premio che seleziona le sette aziende vitivinicole e di servizio della filiera che si distinguono per la qualità dell’attrattività turistica a Verona. Le aziende vinicole partecipano in sei diverse categorie: ricettività, ristorazione, architettura e paesaggio, arte e cultura, esperienze innovative per l’enoturismo e politiche sostenibili per l’enoturismo. La settima, relativa ai servizi per il turismo è riservata a tutte le imprese legate al mondo del vino. Sette categorie per sette aziende premiate, queste poi parteciperanno alla competizione mondiale confrontandosi con le imprese selezionate dalle altre nove Great wine capitals.
Altra importante attenzione al mondo del vino, la Camera di Commercio la dedica con workshop mirati (anche per Paese) sugli aspetti di tutela dei marchi dalla concorrenza sleale all’estero, sui diversi sistemi tassazione e normative doganali per le esportazioni e la logistica e sulle modalità di etichettatura.
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